27 novembre 2024

PERIPLO LAGO DI SARTIRANA

Brivio – Imbersago – Santuario Madonna del Bosco – Cassina Fra Martino – Periplo Lago di Sartirana

Alle 8.30, dal solito punto di ritrovo partiamo in 19 su due pulmini e un’auto. Alle 9,35 parcheggiamo nell’area del centro sportivo di Brivio e dopo il caffè ci incamminiamo sotto un cielo grigio che minaccia pioggia, ma certi che verrà il bel tempo perchè Walter, esperto di siti meteo nonché guida indiscussa del gruppo, difficilmente sbaglia: infatti il sereno si farà largo e godremo di un pò di sole.

Costeggiamo l’Adda, un percorso pianeggiante già fatto nel dicembre del 2022. Arrivati ad Imbersago saliamo al Santuario della Madonna del Bosco che sorge in una posizione panoramica sulla valle dell’Adda.
Era il 9 maggio 1617 e, in questo luogo tra i castagni, apparve a tre pastorelli che conducevano il loro gregge una Signora splendente di luci e un bel riccio maturo. Per tutto il popolo questo rappresentò il segno prodigioso che la Madonna voleva essere onorata in quel bosco.
Cominciò così la devozione e tra le prime grazie spiccò quella della liberazione di un bimbo dalle fauci di un lupo, appena la mamma invocò la Madonna.Si cominciò la costruzione di una cappella poi del Santuario e, negli anni, di tutto il complesso di accoglienza per i tanti devoti, tra i quali Papa Roncalli, che qui sono venuti e che ancora vengono, come, noi oggi, a rendere omaggio e a pregare la Madonna,…. e per quelli che ancora verranno.

E’ mezzogiorno e mangiamo sotto il porticato del Santuario allestito con panche e tavoli per poi ripartire; seguiamo una carrozzabile che si inoltra nell’abitato di Cassina Framartino, frazione di Merate e vediamo il chiostro della grangia dei cistercensi che coltivavano queste terre e i resti del castello dei Vimercati qui infeudati.

A passo veloce raggiungiamo il sentiero ad anello che si sviluppa attorno al lago di Sartirana. Si tratta di un bacino di origine morenica, cioè formatosi all’interno di una conca dei detriti che le antiche lingue glaciali, tra i 125’000 e 11’000 anni fa scendendo dal Nord Europa, superando l’arco alpino, attraversando le aree collinari e pianeggianti dell’Italia settentrionale, depositarono durante il loro movimento.
Dal 1983 è ”Riserva naturale della Regione Lombardia” e l’ente gestore è il Comune di Merate supportato da molti volontari che impongono rigorosi limiti e attenti controlli ad ogni tipo di attività.

Camminiamo ammirando le belle sculture sui tronchi dei platani morti e il panorama sui monti lecchesi cartelli molto interessanti disposti lungo il percorso forniscono importanti informazioni sulla flora e sulla fauna del territorio. Il saliceto, l’ontaneto, il ninfeto….e le caratteristiche e le funzioni di ogni ambiente. Le diverse specie di pesci autoctoni: arborella, carpa, anguilla, luccio, persico reale e quelle che le minacciano come il pesce siluro. I principali mammiferi che si possono trovare nella riserva: scoiattolo rossi, ghiro, faina, volpe, riccio, tasso.
Tante altre notizie ci vengono date, ma constatare l’amore che l’uomo può avere per la natura è la notizia che più ci rassicura e ci fa ben sperare per il futuro.

Siamo di nuovo a Brivio, alle nostre auto e dopo un viaggio senza intoppi, alle 16,15 arriviamo a S.Fermo.

Bella e interessante camminata, grazie a tutti e…alla prossima.