30 ottobre 2024
CAGLIO - GIRO AD ANELLOA spasso nella natura
Alle ore 08.00 puntuali ci ritroviamo pronti per la nuova passeggiata. Siamo in 17 divisi in 2 pulmini con alla guida Walter e Daniele, a Tavernerio si unirà a noi Anna con la sua cagnolina Chicca.
Alle 09.30 circa arriviamo al parcheggio nei pressi del Santuario della Madonna di Campoè ad un’altezza di circa mt. 840 adagiato su un ameno e bucolico terrazzo morenico a ponente dell’abitato di Caglio.
Dal viale Campoè imbocchiamo il sentiero che ne fiancheggia la cinta orientale ed entriamo in una piccola selva castanile, dopo una breve salita il sentiero si fa pianeggiante e attraversando una pecceta, accompagnati da alcuni cartelli che descrivono le specie e gli ambienti vegetali dell’area, superiamo una piccola valle ed entriamo nella Selva di Caglio, una delle più belle del Lario che ha la particolarità di essere costituita per la maggior parte da alberi selvatici, non innestati.
Il tracciato in questo tratto coincide con la variante naturalistica del “Percorso Segantini” itinerario dedicato al grande pittore divisionista che nel suggestivo sito in cui venne eseguito “Alla stanga” ha uno dei suoi punti più notevoli. Anche qui come altrove, l’abbandono dell’attività agricola ha favorito il ritorno del bosco e nel nostro percorso possiamo notare piante quali la Betulla, il Frassino maggiore, il Tiglio, l’Acero Montano ed il Nocciolo.
Arrivati ad una stanga giriamo a sinistra e percorriamo una strada agropastorale e successivamente ci addentriamo nel bosco. Dopo un breve tratto imbocchiamo un sentiero stretto e pieno di rovi, con piante di traverso che ne ostruiscono il passaggio, ne deduciamo che il sentiero è da tempo inutilizzato. Con qualche difficoltà raggiungiamo un punto nel bosco dove ci ricompattiamo ma non vediamo alcuna indicazione su come proseguire. Fortunatamente la tecnologia ci viene in soccorso e Daniele con la sua app individua un sentiero, ma per raggiungerlo dobbiamo ancora fare un ultimo sforzo inerpicandoci su per il bosco. Finalmente raggiungiamo il sentiero abbastanza agevole ma non privo di qualche insidia, foglie bagnate e pigne lo rendono particolarmente scivoloso. Ad un certo punto della discesa troviamo alcune indicazioni per il sentiero “2 pass” , “4 pass” e “Oasi” verso la quale ci dirigiamo.
Nei pressi dell’oasi troviamo una casetta con un porticato e 2 tavoli con relative panche e qui ci fermiamo a consumare il nostro strameritato pranzo.
L’Oasi faunistica di Caglio è uno spazio protetto all’interno del quale poter interagire con tutti gli elementi dell’habitat naturale e del paesaggio.
E’ stata realizzata una grande voliera che ospita più specie di uccelli (fagiani, tordi, quaglie, pavoni, ecc.) ed una recinzione suddivisa in settori che accoglie diverse razze di conigli, galline, anatre oltre all’area libera destinata ad accogliere capre di varie razze, asini, pecore, ecc..
La struttura è a disposizione di scuole e gruppi ai fini didattici.
Finito di pranzare raggiungiamo i nostri mezzi e ci dirigiamo verso la Colma di Sormano.
Parcheggiamo nei pressi dell’ Osservatorio astronomico e a piedi ci dirigiamo verso il monte Falò, un punto panoramico dove facciamo la foto di gruppo.
Ripartiamo e dopo una breve sosta al bar-pasticceria-gelateria di Albavilla torniamo a San Fermo.
Rosy Maffia